Il pittore Serretti - attivo fin da adolescente - è nato a Riparbella (Pisa) l'11 aprile 1931. Ha vissuto e lavorato a Cecina, dove si trovava anche un suo spazio espositivo permanente che condivideva con gli amici artisti Pier Luigi Casalini e Claudio di Nardo.
Nel 1962, a Firenze, ha conosciuto il maestro Giovanni March, di cui è divenuto grande amico e con il quale ha preso parte a varie collettive in molte città italiane.
Ha coltivato anche una preziosa amicizia con Luigi Servolini - incisore, storico e critico d'arte - che lo incoraggiò ed aiutò nella sua carriera artistica.
Appassionato e attivo anche in campo sportivo, nel 2015 è stato premiato con l'Omino di Ferro dai veterani sportivi dell'Associazione Giorgio Chiavacci.
Il giorno 9 marzo 2019 venne coinvolto in un brutto incidente stradale. Fu ricoverato grave all'ospedale di Livorno, dove, l'11 marzo, purtroppo lasciò la sua famiglia e tutte le persone appassionate alla sua arte.
L'estro e l'uso del colore hanno fatto di Serretti un pittore molto apprezzato ed al tempo stesso molto discusso, imponendosi come artista in virtù delle proprie qualità istintive.
La sua tecnica permette di interpretare in chiave cromatica i segreti della natura, traducendoli sulla tela con la pastosità tipica della sua pennellata e con il sentimento profondo che anima l'artista.
Immune da preconcetti formali, culturali, letterali ma sedotto dallo spettacolo della natura, ritrae liberamente e con grande sensibilità cio che incontra, generando entusiasmo creativo.
Ogni pennellata attinta dalla sua tavolozza si rivela ricca e corposa, colmando la tela di luce e poesia.
Il suo stile non è ascrivibile a un'unica corrente, ma si avvicina molto al post-impressionismo.
Il pittore Serretti ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui spiccano i premi conseguiti a Roma (Palazzo delle Esposizioni) nel 1961, '64, '65 e '67. Sempre nella capitale (nel 1974) gli è stato conferito il "Tetra-Dramma d'Oro" per "l'alto contributo d'arte e di pensiero dato alla cultura italiana attraverso le proprie opere e la propria estrinsecazione artistica".
Franco Serretti ha partecipato a molte collettive e personali in svariate città, tra cui ricordiamo Firenze, San Remo, Parigi, Torino, Venezia, Genova, e i suoi dipinti hanno riscosso grande successo anche all'estero - Germania, Svizzera, Austria, Francia - e sono entrate a far parte di numerose collezioni private.
L.M. Personné: «Franco Serretti usa il senso del colore, prerogativa di ogni vero pittore, in modo originale, con un estro che non scade nel capriccio e non rinnega i principi essenziali e insostituibili dell'equilibrio e dell'armonia. Modernità, ma con giudizio.»
Luigi Servolini, dalla rivista "Le Venezie e l'Italia": «Pittura pastosa e ben nutrita quella del Serretti che al meglio della tradizione ha unito una visuale moderna, che lo porta a equilibrati effetti di sintesi espressiva: paesaggio, natura morta, fiori, Serretti ci piace per la sempre più promettente foga creativa improntata ad un sano realismo distaccatosi oramai dalla tradizione formale toscana, per la forza cromatica e per l'impeto pittorico della pennellata, sostituita talvolta da un intelligente e semplice lavoro di spatola.»
Andrea Baldocchi: «Franco Serretti ci precipita immediatamente dentro abbaglianti tinte palpitanti di elettriche esplosioni di luce. I colori del suo animo - tutti, senza distinzione alcuna - sono ugualmente pervasi da una improvvisa passione per una ferma e puntuale analisi stilistica che arriva a maturare una propria intima, quasi introspettiva personalità e che perde quelle abusate e logore note di pura impostazione paesaggistica troppo spesso riecheggianti nella nostra regione.
Le sue pennellate, delicate ed emotive nel piccolo formato ma coinvolgenti e pastose nelle dimensioni maggiori, tradiscono un approccio nervosamente qualitativo nei confronti di soggetti in prevalenza campestri che ci rendono densi raggi di terra verde sulla quale si esaltano sinuose colline imbevute di colori incandescenti e prati infiniti, rifulgenti in sapienti atmosfere di golosa consistenza materica. Serretti lascia respirare cieli cristallini che sembrano emanare odori antichi, incontaminati, mistici. Fatali rievocazioni di primordiali, essenziali paesaggi toscani.»
Federica Lessi: «Le tele affrontano soggetti simili o complementari, recando ciascuna lo stile inconfondibile dell'autore. Serretti spicca per il dinamismo impresso ai colori intensi delle sue tele, per le tinte calde accostate in contrasti armoniosi, per i densi nuclei di materia pittorica che costituiscono l'immagine. La tecnica è l'aspetto che senza dubbio colpisce di più: un colore steso direttamente sulla tela e "scolpito" con il pennello (usando anche il manico come uno stilo), che imprime al dipinto la forza genuina del paesaggio e diventa l'autenticità dei mattoni assolati nei casolari, la consistenza delle nubi sui cieli tersi, la sincerità di un glicine in un vaso di terracotta.»
Manrico Falorni: «Franco Serretti, decano dei pittori cecinesi, che ha dedicato praticamente tutta la sua vita al mondo della tavolozza, con serietà di intenti, "regalando" pagine di costume cittadino, espresso ad olio, a centinaia di persone che la pittura l'amano davvero. Un uomo insomma, che ha preso sul serio una delle più importanti Muse dell'arte, tanto che ha creato quadri di tutto rispetto, inseriti in collezioni cittadine non certo di secondo piano, mentre centinaia di lavori si trovano all'estero, specie in Germania.»
Franco Serretti divideva uno studio d'arte a Cecina con i pittori Pier Luigi Casalini (studio a Cecina in via P. Mascagni, 4 - Tel. 0586-685707 +39-0586-621136) e Claudio di Nardo (studio a Cecina in via G. Brodolini, 16 - Tel. 0586-683806)
Lo studio era aperto da maggio a settembre e si trovava lungo la passeggiata di Cecina Mare (viale della Vittoria, 24).
Dal 2 al 21 agosto 2003 si tenne la mostra antologica Impeto e Sintesi del pittore Franco Serretti nel Centro Espositivo Comunale "Palazzetto dei Congressi" a Cecina.
Questo il discorso di Paolo Pacini, sindaco di Cecina:
E' con immenso piacere che l'amministrazione comunale di Cecina nell'ambito di un percorso ormai tradizionale di valorizzazione delle migliori energie artistiche cecinesi, patrocina e promuove la personale dell'amico e concittadino Franco Serretti.
Serretti rappresenta ormai da decenni un punto di riferimento fondamentale della cultura cecinese; con la promozione di questa mostra l'Amministrazione Comunale di Cecina intende rappresentare il sentimento di ringraziamento di tutta la comunità nei confronti dell'artista e dell'uomo che come pochi ha saputo coniugare l'elemento artistico con l'impegno civile e sociale in un rapporto fecondo con il territorio e la comunità.
In questo senso ci è particolarmente gradito a nome mio personale e dell'Amministrazione Comunale, formulare i migliori auguri per la riuscita di questa iniziativa
Un articolo dedicato alla mostra su La Nazione (copia Archive).
Questa è una raccolta di articoli, giornali, riviste e manifesti che hanno riguardato il pittore nel corso della sua carriera artistica.